Acropoli di Atene: cosa vedere nel luogo simbolo della civiltà greca

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L'Acropoli è il simbolo di Atene ma anche di tutta la Grecia: cosa vedere in uno dei luoghi più importanti della storia del Mediterraneo


La Grecia è una delle mie mete preferite. Ciò che forse più mi ha attratta di questo Paese è la sua similitudine con la mia terra, la Sicilia, legata a doppio filo da un passato comune e con cui condivide quell'aspetto mediterraneo, che non è fatto solo di mare, spiagge e turismo, ma anche di cultura e di influenze antiche che sopravvivono ancora oggi.
Quando pensiamo a dove andare in Grecia, il primo pensiero è rivolto alle località di mare e alle isole degli arcipelaghi, così affascinanti, caratteristiche e quasi incontaminate. C'è però un aspetto della Grecia che sicuramente non passa inosservato, ossia il suo patrimonio storico-archeologico sparso per tutto il territorio e che è una della attrazioni che ogni anno richiama milioni di turisti da tutto il mondo.
Atene, oltre ad essere la capitale della Grecia, è anche il fulcro del patrimonio culturale greco, in cui svetta dall'alto della sua inespugnabile collina calcarea l'Acropoli con i suoi templi.

L'Acropoli di Atene

L'Acropoli di Atene è il simbolo della Grecia e delle sue ricchezze artistiche ed archeologiche. Tesori come il Partenone, l'Eretteo e i Propilei testimoniano da millenni la grandezza della civiltà greca, facendo di Atene una delle città più belle ed interessanti dal punto di vista storico e culturale. 

L'Acropoli si trova nella sommità più alta della città (da cui deriva il suo nome, Akro Poli: città elevata), su un costone di roccia spianata su cui si ergono maestosi i templi e gli edifici sacri risalenti all'età classica greca. 

Le origini dell'Acropoli

In origine l'area dell'Acropoli era una fortezza a scopo difensivo. Le alte mura ciclopiche furono edificate già in epoca arcaica fino all'età micenea (intorno al XII secolo a.C.), ma il rinvenimento in epoche successive di resti templari fanno risalire le origini dell'area ad epoche ancora più remote. Soggetta a varie distruzioni nel corso dei secoli, fino a quella più devastante ad opera dei Persiani nel 480 a.C., l'Acropoli cominciò ad avere un assetto definitivo durante la ricostruzione avvenuta sotto il governo di Temistocle e Cimone. Ma fu grazie a Pericle che l'area dell'Acropoli ateniese conobbe il suo massimo splendore, con l'edificazione del Partenone, del tempio di Atena Nike e di tutti gli edifici sacri tuttora esistenti.

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Acropoli di Atene by night

Con la conquista romana e soprattutto con l'avvento del Cristianesimo, il Partenone diventa una chiesa dedicata alla Vergine Maria: è l'inizio di un lento ed inesorabile declino. Nel Medioevo, molti degli edifici sacri vengono saccheggiati e spogliati dei loro marmi pregiati e delle loro statue, in particolare sotto il dominio dei Franchi (che ne fanno una fortezza militare) e dei Turchi. Nel 1687, durante la lotta contro i Turchi, i Veneziani bombardano Atene colpendo in pieno il Partenone, episodio che diede inizio ad un definitivo abbandono. 
Fu solo nell'Ottocento, al termine dell'Impero Ottomano, che iniziarono nuovi scavi nell'Acropoli che portarono alla luce preziosi reperti, statue e oggetti sacri, oggi esposti al Museo Archeologico Nazionale di Atene.

Dichiarato Patrimonio dell'Umanità dall'Unesco nel 1987, l'Acropoli di Atene è una delle mete greche da vedere assolutamente. Come la Valle dei Templi di Agrigento, simbolo della colonizzazione greca in Sicilia, in cui i templi dell'acropoli si differiscono da quelli di Atene solo per il tipo di pietra utilizzata per la loro edificazione (calcarea per Atene, arenaria per Agrigento), l'accesso all'Acropoli e il percorso in salita sono concessi solo a piedi, per cui il periodo più indicato per visitarla è in primavera o in autunno, quando il sole non è troppo inclemente.

Come visitare l'Acropoli di Atene

L'Acropoli è accessibile attraverso due viali pedonali: l'Apostolou Pavlou in Thission a sud e il Dionissiou Areopagitou in Makrianni ad ovest. 
Risalendo su per la collina, immersa quasi sempre nel verde dei boschi e della natura circostanti, si arriva ai Propilei, l'ingresso dell'Acropoli, risalente al 432 a.C. 
Poco distante, sulla destra, sorge il piccolo tempio di Atena Nike, eretto in memoria della vittoria ateniese sui Persiani. Questo tempio, più volte distrutto e ricostruito, risale in realtà al 1936, quando venne riedificato dopo un'attenta opera di ristrutturazione. Da questo sito si gode una bellissima vista sul porto del Pireo e sul golfo circostante.

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Acropoli di Atene, il Partenone

A dominare l'area dell'Acropoli resta la maestosa struttura del Partenone, il tempio più grande della Magna Grecia, che un tempo ospitava una colossale statua di Atena, andata distrutta. Voluto da Pericle e progettato da Iktinos, fu eretto in nove anni e completato nel 438 a.C. sotto la supervisione del più grande scultore greco, Fidia. E' il più bell'esempio di tempio dorico, decorato da fregi e metope di inestinguibile valore, molti dei quali oggi sono esposti nei più grandi musei del mondo. Nonostante il bombardamento del 1687, il Partenone, grazie ai numerosi restauri in epoche successive, rimane una delle opere architettoniche più stupefacenti dell'antichità arrivato fino ai nostri giorni.

Di particolare bellezza è l'Eretteo, o Erekteion, l'elegante tempio in stile ionico, contraddistinto dal portico delle Cariatidi (statue di fanciulle che sostengono il portico come colonne), una delle poche testimonianze della zona più antica dell'Acropoli, sede dei rituali più arcaici dedicati alla dea Atena. Sono ben 28 i monumenti e gli edifici sacri nell'area dell'Acropoli, molti dei quali ridotti in rovine. 

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Acropoli di Atene, l'Eretteo

Quando visitare l'Acropoli di Atene e quanto costa

L'Acropoli di Atene è aperta ai visitatori dalle 8.00 del mattino fino alle 20.00 (alle 17 nel periodo invernale). Nel periodo estivo sono previste anche visite notturne, in una cornice molto suggestiva. 
Al fine di evitare le lunghe file all'ingresso, formate spesso da comitive e dai croceristi che approdano al vicino Porto del Pireo, è consigliabile accedere dall'ingresso secondario, preferendo la mattina presto oppure il pomeriggio intorno alle 17, quando il flusso dei turisti comincia a diminuire.

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Teatro di Erode Attico nei pressi dell'Acropoli di Atene

Il biglietto di ingresso all'Acropoli costa 20 euro ma prevede diverse opzioni e l'opportunità di visitare anche l'Agorà, il Teatro di Dioniso, l'Agorà Romana, la Torre dei Venti e il Tempio di Zeus Olimpio, che si trovano nei pressi della collina rocciosa, e il Museo dell'Acropoli grazie a un biglietto cumulativo che non supera i 30 euro e dura più giorni.
Per informazioni più dettagliate consiglio di consultare il sito ufficiale dell'Acropoli e magari di acquistare i biglietti online prima di arrivare sul posto.

9 commenti:

  1. Un luogo dal fascino eterno, talmente intriso di storia e di arte antica che una visita vale più di tante pagine trascorse sui libri.

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  2. ci sono stata questa estate e sono rimasta colpita dalla differenza rispetto alla prima volta che ci ero andata. ora è tenuta molto meglio!

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    1. anche in Grecia hanno imparato a valorizzare il loro patrimonio culturale che è la loro fonte di reddito principale insieme al turismo...

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  3. Ti facciamo i complimenti per questo bellissimo articolo, ben fatto! Da archeologhe non possiamo che apprezzare il tuo suggerimento su cosa vedere in Grecia. Noi siamo di parte ma l'Acropoli ci ha lasciate senza parole, che meraviglia!

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    1. io sono solo una grande appassionata di archeologia e mi fa piacere condividere con voi questa grande passione

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  4. uno dei miei sogni è visitare Atene e in particolare l'acropoli; il prezzo è abbordabile e credo valga davvero la pena, speriamo di poter tornare presto a viaggiare

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    1. purtroppo in questo momento il più grande ostacolo è proprio l'impossibilità di viaggiare

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  5. Mi rammarica dirlo ma ho sempre rimandato un viaggio in Grecia pensando che ci sarei potuta andare con calma ed invece visti i tempi avrei dovuto farlo già anni fa. Spero di poter organizzarmi la prossima estate.

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